LA STORIA


Il Museo Storico Badogliano ha sede a Grazzano Badoglio (AT) nella casa in cui il maresciallo d'Italia Pietro Badoglio nacque nel 1871 e morì nel 1956.
La struttura, venduta dalla famiglia nel 1922, venne riacquistata dalla sezione di Casale Monferrato dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra nel 1937 e donata a Badoglio in segno di omaggio dopo la conclusione della campagna in Africa Orientale. Il Maresciallo volle che la casa, una volta ristrutturata, diventasse un asilo infantile, intitolato alla mamma Antonietta Pittarelli e destinato ad accogliere gratuitamente i piccoli del paese, ma si riservò alcuni locali, tra cui l'antico salotto e una piccola sala che egli stesso destinò a museo coloniale.
Nei mesi estivi, quando villeggiava a Grazzano, era lui stesso ad accompagnare i visitatori, illustrando i vari cimeli esposti e le vicende della sua vita militare.
Dopo la chiusura dell'asilo avvenuta nel 1988, due piani della casa Badoglio furono adibiti ad esposizione permanente su iniziativa della giornalista Rosanna Romanisio Amerio che grazie alla collaborazione di un gruppo di volontari stabilì un primo percorso cronologico e tematico che permettesse di offrire ai visitatori una vasta serie di reperti: fotografie, giornali d'epoca, libri, documenti, uniformi, armi, oggetti vari.
Si costituì nel '91 il Centro culturale "Pietro Badoglio", per volontà dell'avvocato e magistrato astigiano Rodolfo Prosio e della Romanisio, che ne furono rispettivamente i primi Presidente e Vice Presidente; da allora è il Centro Culturale a gestire il Museo per conto della Fondazione Badoglio, proprietaria dei locali.
Nel corso degli anni le collezioni si sono costantemente arricchite e si è resa necessaria una riorganizzazione del materiale esposto.
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L'antica casa Badoglio com'era nel 1936

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Badoglio nel piccolo museo coloniale negli anni '50