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CALENDARIO DELLE APERTURE 2024


Questo è il calendario programmato delle aperture per l'anno 2024:
  • domenica 7 aprile ore 15-17,30
  • giovedì 25 aprile, ore 16-18,30
  • domenica 5 maggio, ore 15-17,30
  • domenica 2 giugno, ore 15-17,30
  • domenica 7 luglio, ore 15-17,30
  • domenica 4 agosto, ore 15-17,30
  • domenica 1 settembre, ore 15-17,30
  • domenica 6 ottobre, ore 15-17,30
  • domenica 10 novembre, ore 15,30-17,30

Costo dell'entrata: a offerta.
Due turni di visite guidate con inizio alle 15.15 e 16.30.


EMERGENZA COVID-19: RIAPERTURA


In seguito all'emergenza dichiarata su tutto il territorio nazionale per l'epidemia di Covid19, con DPMC 8 marzo 2020 veniva decretata la chiusura di musei, biblioteche e istituti culturali.
Tale chiusura veniva prorogata con DPCM 26 aprile 2020.
Con successivo DPCM 17 maggio 2020 veniva permessa la riapertura delle istituzioni culturali a partire dal 18 maggio, previa adozione di appositi protocolli di sicurezza.
Nel caso del Museo Storico Badogliano, riaperto al pubblico dal 7 giugno 2020, gli standard adottati sono i seguenti:

  • obbligo per i visitatori di indossare la mascherina dall'entrata all'uscita della struttura
  • sanificazione delle mani prima dell'ingresso
  • obbligo di congruo distanziamento sociale tra visitatori e tra personale e visitatori
  • sanificazione dei locali al termine delle visite giornaliere

  • Questo protocollo di sicurezza è stato stabilito con il benestare del MIBACT.
    La Direzione invita i visitatori ad attenersi a tali disposizioni.



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DONO DI LIBRI


GianLuca e Bianca Badoglio hanno di recente donato al Museo una interessante serie di libri d'epoca che vennero, in varie occasioni, donati al Maresciallo Badoglio o furono da lui acquistati.
Si tratta in primo luogo di opere di consultazione, come la poderosa "Enciclopedia biografica bibliografica italiana" pubblicata a Milano negli anni '30, la "Storia della Chiesa" di Agostino Saba e la "Storia delle religioni" curata dal p. Tacchi Venturi sj.
Vi sono poi numerosi testi di storia coloniale, particolarmente riguardanti l'espansione italiana in Libia (ad esempio, "La rinascita della Tripolitania" di Giuseppe Volpi di Misurata), e altri di storia e politica industriale e politica dell'emigrazione italiana. Specialmente significativi sono una monografia in lingua romena sulla Bessarabia, donata al Maresciallo nel corso della sua visita a Chisinau nel 1926, le memorie di Raffaele Guariglia, che fu Ministro degli Esteri nel I Governo Badoglio, e una monografia sulla storia di Ussita, dono del consuocero Bernardino Silj (la figlia Annina aveva sposato Paolo Badoglio, figlio del Maresciallo).
Non possono mancare, ovviamente, libri di carattere militare, quali la raccolta completa dei bollettini di guerra emanati dal Comando Supremo per tutta la durata della prima guerra mondiale, i "Ricordi degli anni 1859 e 60" del generale Ettore Viganò, le memorie dell'asso dell'aviazione Francesco De Pinedo (con dedica autografa) e un manuale per l'aviatore d'assalto scritto dal Mecozzi.
Tra questi volumi si segnala una vera e propria preziosità: un carme in edizione di pregio di Gabriele D'Annunzio celebrativo dell'armistizio tra Italia e Austria-Ungheria (il capo della delegazione italiana era il Generale Badoglio), che reca in frontespizio la dedica autografa del Vate completa dell'immancabile motto latino. I libri donati saranno quanto prima catalogati e inseriti in rete con il software Winiride, a cura del direttore Alessandro Allemano.
libri
libri


DONO DI DUE OGGETTI


Sono recentemente pervenuti in dono al Museo da GianLuca e Bianca Badoglio una coppa in argento e un grande piatto in ceramica, le cui vicende sono legate alla vita del Maresciallo Badoglio.
La coppa venne donata all'allora Generale Pietro Badoglio nel novembre 1921, nel corso del viaggio che egli compì negli Stati Uniti d'America. Il manufatto, che curiosamente è dotato di tre manici disposti simmetricamente, era un omaggio da parte della colonia italiana di Turin City, nel Minnesota.
La dedica, incisa sulla coppa, recita "Venne di fra noi di lauro cinto" e riporta la data dell'11 agosto 1921. Il viaggio di Badoglio negli USA è narrato, con dovizia di particolari, dal colonnello Domenico Siciliani, suo ufficiale addetto, nell'ormai introvabile volume "Fra gli italiani degli Stati Uniti d'America", di cui la biblioteca del Museo possiede una copia.
coppa


Il piatto in ceramica (48 cem di diametro), opera del maestro ceramista Romeo Bevilacqua (1908-1958) che tenne bottega ad Albisola, raffigura lo stemma araldico di Duca di Addis Abeba.
Il titolo nobiliare, che si aggiungeva a quello di Marchese del Sabotino, fu concesso al Maresciallo con Regio Decreto di motu proprio 24 luglio 1936 in considerazione dei meriti acquisiti durante la campagna in Africa Orientale.
L'emblema nobiliare si blasona come segue: "D'azzurro, al monte al naturale, movente dalla punta, sostenente un leone coronato d'oro, tenente con la branca sinistra un gladio, rivolto verso il basso, in sbarra, e con la branca destra una bandiera italiana, alta, in palo, sviluppata a sinistra." Lo scudo è accollato a un'aquila e sostenuto da due indigeni africani.
Su un cartiglio in basso è riportato il motto araldico "Come falco giunse", che si dice suggerito da Gabriele D'Annunzio.
Il manufatto è ora esposto nella biblioteca del Museo.
piatto


DONO DI DUE CIMELI DI GUERRA


Sono giunti recentemente in dono dalle sorelle Graziella Brusin Gorlato e Bianca Brusin Badoglio due curiosi oggetti le cui vicende sono legate alla Grande Guerra.
Si tratta di due bossoli per cannone leggero italiano (verosimilmente un 75 mm) poi "riconvertiti", dopo essere esplosi, in due vasi.
Sul fondello sono riportate le caratteristiche tecniche dei proietti: prodotti nel 1913 dalla Metallurgica Bresciana, il lotto cui appartenevano fu vidimato da un ispettore d'artiglieria le cui iniziali sono "TR".
I due manufatti, ora esposti nella sala del Museo che tratta del primo conflitto mondiale accanto al telefono da campo di Vittorio Veneto, vennero trasformati nel 1920 da Pietro Brusin, nonno delle donatrici.

Per ulteriori notizie su oggetti militari riconvertiti in civili si veda questo articolo, tratto dal sito www.arsmilitaris.org.
bossoli


DONO DI UN CARBONCINO


E' stato donato nelle scorse settimane al Museo da GianLuca e Bianca Badoglio un carboncino raffigurante il Generale Pietro Badoglio al Quartiere Generale nel febbraio 1918, allorquando egli stava riorganizzando le truppe in vista delle battaglie decisive per le sorti del primo conflitto mondiale.
Autore del lavoro è Annibale Cesare Musacchio, uno dei più noti e quotati caricaturisti italiani dei primi anni del Novecento: per espresso volere del Comando Supremo potè girare per il fronte per tutta la durata della guerra, in modo da ritrarre moltissimi tipi di combattenti, dal più umile soldato semplice fino ai comandanti di massimo grado.

Per maggiori notizie su Musacchio si veda questo articolo, pubblicato sulla rivista "Emporium" nel marzo 1918.
musacchio


DONO DI LIBRI


Maurizio Ezzu da San Francesco al Campo (TO), in visita a Grazzano con la moglie Maria Cristina durante la manifestazione "Golosaria in Monferrato", ha donato una serie di libri di argomento storico che sono andati ad arricchire la già fornita biblioteca del Museo.
Tra le opere donate si segnalano i sei volumi originali della serie "La Guerra d'Italia nel 1915-1918" pubblicati da Treves nel 1932 e ormai molto rari e i sei volumi della "Storia della seconda guerra mondiale", pubblicata da Rizzoli-Purnell negli Anni 60 del XX secolo, opera molto approfondita e ricca di illustrazioni (alcuni articoli sono scritti dal Generale Luigi Mondini).
Fanno anche parte della donazione un'antologia anastatica del giornale di trincea "La Tradotta", il ponderoso tomo "Guerra e vittoria" del Maravigna, "Pasubio eroico" di Ceola, "Tappe della disfatta" dell'austriaco Weber, oltre a due raccolte rilegate di inserti de "La Domenica del Corriere" dedicati alla prima e alla seconda guerra mondiale (una della puntate riporta un lungo intervento di Vanna Vailati a difesa dell'operato di Badoglio nel 1943).
Maurizio Ezzu ha pure donato al Museo una targa in bronzo commemorativa della proclamazione dell'impero (9 maggio 1936) e due serie di cartoline illustrate del Cimitero degli Eroi del Colle di S. Elia.
I libri donati saranno quanto prima catalogati e inseriti in rete, a cura del direttore Alessandro Allemano.
libri


IL COLLARE DELL'ANNUNZIATA


Il 9 novembre 2014, in occasione delle celebrazioni per la Festa delle Forze Armate e l'Unità nazionale, Paolo e Alessandro Badoglio, nipoti del Maresciallo, hanno concesso in deposito presso il Museo il piccolo collare con placca dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata.
L'ordine cavalleresco fu istituito da Amedeo VI di Savoia nel 1362 e fu per secoli la massima onorificenza della dinastia sabauda. L'appartenenza all'Ordine dell'Annunziata, così chiamato in onore dell'annunciazione della Vergine Maria, era tanto prestigiosa che i decorati, quando i Savoia divennero sovrani, erano tradizionalmente chiamati "cugini del Re".
Pietro Badoglio ne venne insignito da Vittorio Emanuele III il 6 gennaio 1929, quando era in procinto di partire per il quinquennio di servizio in Tripolitania e Cirenaica.

collare


DONO DI UN QUADRO


Il Museo Storico Badogliano si è recentemente arricchito di un grande quadro a olio (dim. cm 110 x 130) di argomento inerente la prima guerra mondiale.
La tela, dono di GianLuca e Bianca Badoglio, raffigura due bersaglieri dei reparti d'assalto (vestono la giubba con il bavero rivoltato e il maglione a collo alto) in uno dei rari momenti di relax nel corso della Grande Guerra.
L'opera venne donata a Tripoli nell'aprile 1933 dall'Associazione Nazionale Bersaglieri al Maresciallo Badoglio che ricopriva allora la carica di Governatore di Tripolitania e Cirenaica.

bersaglieri
Il quadro è opera del pittore milanese Alcide Ernesto Campestrini (1897-1983).
Si ringrazia Sandro Petruzzelli, che ha individuato l'autore dall'analisi comparata della firma.
bersaglieri


DONO DI UN RITRATTO DI CHIARA BADOGLIO


Nell'estate 2014 è giunto al Museo Storico Badogliano di Grazzano Badoglio un grande quadro (dim. metri 1 x 1.5) raffigurante Chiara Badoglio, la pronipote del Maresciallo (figlia di Gianluca, a sua volta figlio del primogenito di Sofia e Pietro Badoglio) morta a soli 25 anni nel 1999. La tela, opera della pittrice veneziana Ornella Pagan, è stata donata dagli zii della giovane, Graziella e Giorgio Gorlato, ed è ora esposta nella sala di studio, uno dei locali recentemente recuperati all'interno del Museo Storico Badogliano.
Chiara Badoglio





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